Parigi

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mercoledì 23 ottobre 2013

Intolleranze: Razzismo, Bullismo e co...

Sono incazzata nera come non mi capitava da anni, ma devo condividere con voi quello che mi è successo perchè totalmente folle e assurdo! Ieri proprio qui su blogger è stato pubblicato un meraviglioso articolo di informazione razzista camuffato da denuncia contro la violenza sugli animali, che io ho avuto la sfortuna di leggere e commentare. L'articolo in questione denunciava la morte in croce di un gatto da parte di un gruppo di mussulmani africani durante una protesta anticristiana avvenuto proprio qui in italia, e fin qui tutto ok, se non fosse che nell'articolo non si denunciavano le persone che commettono violenza gratuita sugli animali a prescindere da religione e razza, ma veniva denunciata la popolazione (testuali parole) "coloured" (che cosa mi significa? è una versione simpatica di "negri"?) che (sempre testuali parole) "non solo ci ruba il lavoro" ma si permette di fare anche una cosa del genere (si, in effetti sono parecchi i raccomandati nigeriani e congolesi che rubano il lavoro in Italia...). Il testo continua dicendo quanto la popolazione sia spaventata per questi "continui e crescenti atti di violenza"(gridare al lupo quando il lupo non c'è) e che dobbiamo fare qualcosa se non vogliamo che queste persone "si moltiplichino superandoci di numero". Ovviamente nel suddetto articolo ci si lamenta anche del fatto che l'italia è l'unico paese che si preoccupa di aiutarli, mentre gli altri se ne sbattono altamente, sottinteso ma piuttosto esplicito era l'idea di non aiutarli neanche noi. Ma poi arriva la massima di questo conoscitore del mondo, delle culture, e dei popoli: "e se qualcuno avesse provato a fare lo stesso con una foto di maometto in un paese islamico?"(risposta ovvia per me, ma a quanto pare non per lui, è che gli estremismi religiosi si alimentano di paure umane e come ovvio finiscono in violenza e tra l'altro nei paesi islamici l'islam non è solo religione ma è anche legge, in poche parole per loro sarebbe stato normale incarcerare come minimo chiunque compia un gesto del genere perchè è per legge che si deve rispettare maometto e compagnia bella). Da questo articolo si evince che tutti i "coloured" sono stati abbassati al grado di orribili assassini malvagi che non hanno diritto di aiuto alcuno da parte nostra, perchè in fondo non ha senso prendersela con i diretti interessati, facciamo prima a cacciarli tutti via questi uomini colorati. Ma volete sapere la fonte di questa perla di notizia? Facebook, il re delle boiate. L'autore di questo articolo di facebook per quanto mi riguarda vale meno di niente. I commenti su face sono raccapriccianti. Ma anche fosse vera la notizia perchè essere così cattivi verso un intera categoria di persone? E allora mi domando cosa davvero non piace di quell'immagine: il gatto morto, lo sbeffeggiamento della croce e della morte di Gesù, o i famosissimi "coloured"? No perchè di gatti morti ne vedo a bizzeffe, torturati da gruppi di stupidi ragazzini, presi sotto dalle macchine, avvelenati da vicini senza scrupoli, utilizzati per pratiche orrende...così come vedo tanta gente che bestemmia e sbeffeggia Gesù, Dio e Maria con la stessa naturalezza e facilità con cui si manda a quel paese la gente che ci sta sulle scatole...e sto parlando di italiani, eppure non ho letto da nessuna parte in questo articolo un riferimento anche per loro.
La mia risposta al post è stata semplice: non si fa di tutta l'erba un fascio! Deve pagare solo chi ha compiuto atti malvagi, non anche gli innocenti. Se si generalizza, si deve fare con tutti non solo con chi piace a noi! Sottolineando che al fuoco non si risponde con fuoco, ma bisogna analizzare i fatti, conoscere culture e pensieri, prima di etichettare e condannare qualcuno! Chiaramente non giustifico la violenza, ma certo non mi aspetto che un popolo analfabeta e tribale intavoli con me una conversazione logica e assennata su una loro protesta! Se nella vita hanno vissuto violenza, fame e morte come pretendi che agiscano diversamente?!?. Siamo noi in dovere di insegnare loro come ci si comporta a casa nostra, e far scontare una pena solo a chi ha compiuto il gesto sbagliato(e per tutti coloro che lo compieranno in futuro "senza distinzione di sesso, razza o religione", vedi Costituzione)!
I commenti di facebook lasciano trasparire quanto razzismo represso ci sia nel cuore degli italiani, e puntualmente riappare ogni volta che un immigrato compie un gesto sbagliato. Ricordiamoci che siamo stati e siamo anche noi immigrati (avete sentito la notizia al telegiornale del ragazzo italiano picchiato a morte a londra, perchè accusato di rubare lavoro agli inglesi?) Persino in quella che dovrebbe essere l'europa unita accadono cose tanto rivoltanti! Ma forse sono sbagliata io che non sopporto i bugiardi, i razzisti e i bulletti idioti che avvelenano ancora nel 2013 il nostro Paese! E vi lascio questa bella immagine di  coloured malvagi, assassini che non hanno diritto di essere aiutati...






Ecco cosa hanno imparato queste persona dalla vita...ed ecco ciò che il resto del mondo gli sta insegnando.

P.S : c.v.d la notizia si è rivelata una bufala e io godo!


lunedì 21 ottobre 2013

Tacchi: Istruzioni per l'uso

Hi, girls! Oggi argomento di vitale importanza per tutto il genere umano, per la salute delle caviglie e dei piedi femminili e anche per la salute delle cornee di tutti gli altri, vi sto parlando del saper camminare sui tacchi! Vi è mai capitato di vedere giovani balde fanciulle camminare con la leggiadria di un elefante-funambolo-cieco su trampoli alti quanto scale antincendio? A me si, cazzaruola! I pensieri che susseguono tale visione sono: "povera, forse le fanno male le scarpe"; "non so perchè, ma quella ragazza mi ricorda Jurassic Park"; "tesoro lascia perdere i tacchi e datti all'equitazione!"; "ma come c***o cammini?!?"
Spesso (troppo spesso) si vedono ragazze giovanissime che si cimentano per la prima volta in luoghi pubblici con tacchi 14cm, avendo come unica esperienza precedente il tacco delle Lelly Kelly. Questo le porta inevitabilmente a camminare come un T-Rex ferito mortalmente e non è bello per nessuno vedere un simile spettacolo. Il problema si aggrava quando le fanciulle-velociraptor non sono più tanto giovani, ma hanno già una certa età!
Eppure quando una donna qualsiasi (perciò non necessariamente faiga) sa camminare bene sui tacchi giusti, quella stessa donna è capace di fermare il traffico, farsi regalare mazzi di rose da sconosciuti, far cantare in modo angelico scolaresche e non, quindi io dico SI ai tacchi per tutte, ma bisogna saperli usare e sapere le scarpe giuste da indossare per ottenere un effetto triplo WOW .
(ma quanto è gnocca Alexis Bledel?!)
Basta un pò di esercizio e poche semplice regole da seguire per diventare aggraziati angeli che camminano sulle nuvole.

Regola numero 1: Si comincia facendo pratica prima su tacchi di piccola-media misura, dai 4 fino ai 7 cm, possibilmente senza plateau in modo da abituare il piede a sentire effettivamente quei 4-7 cm. Cominciate sempre da un tacco più largo e le prime prove fatele a casa, magari in compagnia di amiche, testando stabilità e resistenza personale. Indossate le scarpe in casa e tenetele per il resto della giornata, se ne avete la possibilità e se ci riuscite. Questo è un ottimo esercizio anche per chi ai tacchi è abituato, ma li usa solo in determinate occasioni e vuole provare ad indossarli per una giornata feriale normale, sentendosi un pò una Carrie Bradshaw déno'altri!

Regola numero 2: Camminate poggiando un piede davanti all'altro come se seguiste un'immaginaria linea retta, e sempre poggiando prima il tallone e poi la punta. Tenete il piede il più dritto possibile (camminare alle 10:10/papera non è propriamente elegante) e camminate a testa alta. Da tutto ciò ne uscirà fuori un leggero e naturale ancheggio che renderà la vostra figura più femminile.


Regola numero 3: Dopo aver preso confidenza con i tacchi, si passa alla "prova su strada" sempre con tacchi di piccola-media misura e possibilmente larghi per evitare di inciampare o bloccarsi nelle grate dei tombini. La "prova su strada" deve durare parecchio, quindi vi consiglio di farla in una giornata in cui starete a lungo fuori casa. Per questa prova è necessario indossare le scarpe con outfit casual, con gli indumenti che ci fanno sentire più a nostro agio e più protette, perchè è possibile sentirsi a disagio la prima volta che si indossano tacchi in un luogo pubblico. Di estrema importanza è ricordarsi la regola numero due!

Regola numero 4: Superata la prova su strada, si comincia piano piano ad aumentare l'altezza del tacco che passerà da 4-7cm a 8-10 cm con plateau o senza, in questa fase è importante continuare ad indossare tacchi piuttosto larghi per le scarpe che arrivano a 10 cm e più, mentre per quelle più basse si devono cominciare ad indossare tacchi sottili (ancora una volta preferitele senza plateau)! Questa è la fase della "prova su strada 2" , con le stesse modalità della precedente ma stavolta con tacchi più alti, ma comunque larghi. All'inizio limitate l'uso dei tacchi sottili alla sera o per particolari eventi. Tenete sempre a mente la regola numero 2.

Regola numero 5: Passata la "prova su strada 2", si passa a roba difficile. Il tacco, volendo, aumenta da 8-10cm fino a 12-14 e più cm (io personalmente non supero i 12 cm, tanto per evitare di ammazzarmi i piedi e sembrare, nel caso di plateau, un nano da giardino su un gradino). Aumentando il tacco in modo vertiginoso lasciate comunque, per gli inizi, un tacco parecchio largo e magari con un discreto plateau, tanto da essere sicure di evitare il pronto soccorso. Allo stesso tempo i tacchi che arrivano a 8-10cm devono diventare ora sottili e bisogna cominciare ad utilizzarli più a lungo. Ed eccoci con la "prova su strada 3" utilizzando quest'ultima tipologia di scarpe (max 10cm e tacco sottile), però se il tempo fuori casa è molto lungo vi consiglio di usarle con un piccolo plateau, altrimenti optate per scarpe senza plateau. Ovviamente la regola numero 2 ancora una volta è estremamente importante.

Regola numero 6: Purtroppo per noi esistono le scale, e lo star sistem è pieno di figuracce legate a cadute mirabolanti di donne famose causate dai tacchi (e volendo anche a causa degli strascichi e lunghezze imprevedibili degli abiti). Il problema è che cadere dalle scale con i tacchi, specialmente se alti, può rivelarsi un atrocissimo dolore, senza considerare il rischio rottura della caviglia. Ma nel caso delle scale ci vengono in aiuto i corrimano, yeah! Appoggiatevi SEMPRE ai corrimani se avete i tacchi! In alternativa usate dei bei giovanotti come sostegno :D.
Però anche in questo caso bisogna sapere come scendere le scale con i tacchi, e stavolta non si poggia sul gradino prima tallone e poi la punta, altrimenti il rischio caduta è assicurato, ma si scende o si sale poggiando direttamente l'intera pianta (vale solo nel caso di scale mi raccomando!) lasciando ancheggiare i fianchi, quindi senza essere rigide.

Regola numero 7: Ultima regola riguarda il camminare con tacchi sottili e non su prati (spesso capita ai matrimoni). In quest'ultimo caso, e solo in questo caso, per evitare che il tacco sprofondi nel terreno si cammina sempre con un piede davanti all'altro, ma stavolta poggiando prima la punta e poi il tacco, per la verità il tacco deve solo sembrare poggiato, ma realmente si fa pressione solo sulla punta!


Ecco a voi conclusa la mini guida per camminare sui tacchi in modo corretto, senza sembrare animali preistorici in procinto di attaccare! E adesso tocca a voi, il prossimo passo sarà correre una maratona con i tacchi! (ma anche no!)



mercoledì 16 ottobre 2013

TOP 10: Tamarro for ever! (scientificamente provato)

Ispirata dal profumo delle città e periferie di ogni angolo del mondo, ma sopratutto da alcune sedicenti "fashion blogger" che intasano la rete come una matassa di capelli intasa lo scarico del lavandino, vi mostro la mia personalissima (più che personale dovrebbe essere universale) top 10 del peggio del fashion made in tammarroland.

Come diventare tamarro in poche semplici mosse:

Number 10: al decimo posto troviamo loro, il massimo dell'eleganza e della raffinatezza, parlo delle decollete "scintillanti" e non con maxi plateau simil-gradino che fanno invidia alle migliori drag queen!

Number 9: nella classifica non possono mancare loro, l'apoteosi del gusto e del bon-ton, che l'etichetta vuole si indossino sempre e comunque...i collant color carne che riflettono la luce meglio di un bodybuilder cosparso d'olio!

Anche se c'è da fare un appunto sulle calze color carne: in realtà esistono modelli che fanno apparire realmente le gambe nude (tipo Elisir di Calzedonia), ma sembrano sconosciute alla maggior parte della popolazione femminile che ancora si ostina a portare quegli orrori "luminosissimi". Prendete esempio da Kate Middleton che le indossa opache e del colore giusto(altro errore molto diffuso), facendo sembrare le gambe perfettamente nude!


Number 8: ogni "tamarrainside" che si rispetti non può non sfoggiare mani ed unghie perfettamente curate, meritano particolare attenzione le French manicure in gel con una serie di discretissime nail art, per essere semplici e chic allo stesso tempo.

Number 7:  restando in tema unghie, per le tamarre che amano osare esiste anche qualcosa di veramente "strong", da abbinare occasionalmente a trucco e outfit a seconda di quanto ci sentiamo fashion e alternative: unghie-armididistruzionedimassa con relative nail art per intimorire ogni malfattore. Seguaci di Lana Del Rey a rapporto!


Number 6: le ragazze che se ne intendono davvero di trend certamente non possono vivere senza un acconciatura e un colore di capelli che si rispetti e che le faccia notare senza alcun indugio anche dall'ottantenne mezzo cieco a chilometri di distanza, e cosa c'è di meglio di uno shatush alla "cazzdecan", meches color wafer fine anni '90 e frisè come se non ci fosse un domani?!




Siamo a metà classifica e le cose si fanno bollenti...

Number 5: e poi ci sono loro, quelle che pur di mostrare le nuove ballerine/mocassini acquistate in saldo dal cinese di fiducia, però evitando vesciche ai piedi, si ingegnano in tutti i modi possibili reinventando lo stile, abbattendo tutte le regole imposte dal buon gusto e utilizzando con nonchalance i fantasmini, sì avete capito bene F-A-N-T-A-S-M-I-N-I.

Number 4: visto e stravisto in ogni salsa e su ogni fisico, il tanto amato leggings , ma badate bene, mica portato come si porta un leggings! Assolutamente no, è OUT lo sanno tutti! Deve essere portato come un pantalone qualsiasi, con maglie medio-corte che mettono in bella vista lo statuario lato B. Il leggings è la vostra seconda pelle, nulla deve essere lasciato all'immaginazione!



Number 3: direttamente sul podio per le "wannabe-tamarra4ever" ecco a voi il mistico, sfortunatamente non ancora in via di estinzione, reggiseno con le bretelle in silicone/plastica/trasparenti! Lui merita un applauso, esempio assoluto di raffinatezza.

Number 2: al secondo posto non potevo non mettere lui, simbolo di tamarr-attitude dai tempi dei tempi: il trucco con stacco collo bianco-viso arancione, pugni sugli occhi e matita contorno labbra nettamente più scura di tutto il resto. Anni '80 sempre e comunque!

E finalmente al primo posto, elementi che una vera tamarra non può non avere altrimenti rischia la scomunica dall'ordine dei tamarri, il simbolo, l'oggetto del desiderio per eccellenza, coloro che fanno la differenza...
Number 1:...scarpe/borse/qualsiasi cosa taroccata! Ebbene si, cos'è una tamarra senza la sua Neverfull Louis Vuitton, la sua maxi cintura Fendi e le sue Louboutin contraffatte?! Ve lo dico io che cos'è...una poveraccia qualunque che si veste, per usare un francesismo, "demmerda"! Perchè nulla è meglio dell'estasi che si prova vedendo la bancarella preferita piena di roba tarocca!


Ora che la lista è completa trasformatevi anche voi nelle perfette tamarre con "stile"...divertimento assicurato!
Avvertenze: può nuocere gravemente alla salute.





venerdì 11 ottobre 2013

Tre deodoranti a confronto.

Oggi trattiamo un argomento delicato, che immagino stia molto a cuore a chi fa sport, ma sopratutto ai ragazzi che frequentano la scuola(date le ore di educazione fisica)...cioè la puzza ascellare. Purtroppo vi informo che esiste un solo rimedio a questo male che affligge la società, ed è lavarsi e magari utilizzare un deodorante. Dopo questa premessa stupida arriviamo al vero motivo del post, ovvero la recensione di ben tre e dico tre deodoranti (complice l'estate passata vi assicuro che mi sono lavata, e prometto continuerò a farlo!). Due di questi sono assolutamente verdissimi, cioè non contengono nessun tipo di schifezza, mentre uno solo è un normalissimo deodorante "schifittoso". Parto subito parlandovi del deodorante di Lycia deo nature: Non mi piace! Per l'estate non è servito a niente, ora che le temperature si sono abbassate va un pochino meglio, ma comunque non garantisce affatto una copertura decente e bisogna portarselo dietro per ritocchi ( e non sto esagerando) ogni tre ore! Poi ha un altro problema e cioè lascia una sensazione di "appiccicaticcio" terribilmente fastidiosa che mi fa venir voglia di togliermelo subito appena l'ho messo! La mia è la versione roll-on pagata circa 2€ per 50ml di prodotto. Ovviamente è questo il deodotante "schifosetto" a livello di inci. Io personalmente lo boccio e non lo ricomprerò mai più nei secoli dei secoli.
Ora passiamo ai due deodoranti verdi di Natura Amica, il primo è a base di allume di rocca ed è in versione spray, mentre il secondo è proprio allume di rocca puro a stick. Mi sono piaciuti entrambi. La versione spray ha una fantastica profumazione al sandalo, poi ha una durata più che discreta e quest'estate mi sono trovata piuttosto bene, serviva giusto un solo ritocco a metà giornata. L'ho finito prima ancora che finisse l'estate perchè lo usavo unito o al posto di quello di lycia, però immagino che se funzionava discretamente d'estate, funzioni ancora meglio ora che è autunno. Pagato 3,19€ per 100ml di prodotto. In generale lo ricomprerei.
Il deodorante stick all'allume di rocca puro invece è fantastico! Dura tutta la giornata in modo perfetto, non ha odore e lascia una bella sensazione di freschezza dopo averlo usato. Avevo letto che l'allume di rocca è un sale naturale che previene i cattivi odori senza alterare il naturale processo di sudorazione della pelle, ma non avrei mai creduto potesse essere così efficace! In pratica si inumidisce il cristallo e poi lo si passa sotto le ascelle e così sto bene per tutta la giornata. L'unico difetto di questo prodotto è la sua delicatezza unita ad un packaging sbagliato, infatti ha sotto la base un buchino, di cui non capisco l'utilità, che fa uscire tutto il sale che si è sgretolato dopo che per sbaglio mi è scivolato dalle mani ed è caduto sul lavandino (una caduta piccolissima tra l'altro). Ora il pezzo di allume non è più fisso alla base ma "balla" ed ogni volta esce del sale(tipo quello da cucina) da sto cacchio di buchino, che si deposita e indurisce nella parte di cassetto dove appoggio il deodorante. Sto cercando di togliere questo accumulo di sale dal cassetto e ora appoggio il deodorante dentro un bicchiere di plastica per evitare di rovinare ulteriormente il mobile! Per questo motivo non sono tanto convinta di ricomprarlo, magari ne prendo un altro con un packaging fatto meglio! Anche questo pagato 3,19€ per 60gr di prodotto ed ha una scadenza di 24 mesi. Raccomandato per pelli sensibili.
Ora vi lascio alle con gli inci rispettivamente del deodorante lycia, quello spray di natura amica e l'allume di rocca puro: