Parigi

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lunedì 30 settembre 2013

Libri: l'ombra del vento

Eccomi con la recensione di un altro libro di un autore spagnolo di cui avrete sicuramente già sentito parlare, mi riferisco a Carlos Ruiz Zafón e al suo romanzo più famoso L'ombra del vento. Molti di voi l'avranno già letto e probabilmente l'avranno amato, perchè è stato molto apprezzato fin dal suo esordio nel lontano 2001. Io purtroppo vado controcorrente e  vi spiego il perchè.
È un thriller ambientato in una barcellona fumosa di metà '900, il protagonista è Daniel, un bambino orfano di madre che il giorno del suo undicesimo compleanno viene condotto dal padre libraio nel "cimitero dei libri dimenticati" per scegliere un libro come regalo. Daniel sceglie un libro che lo colpisce fin da subito e si innamora totalmente della storia e del suo autore, tanto da voler leggere altri libri di Julián Carax. Il problema è che scopre che l'autore è morto e inoltre la maggior parte dei suoi libri sono andati distrutti in un incendio molti anni prima, e che le poche copie rimaste erano state acquistate o rubate da un losco individuo che si fa chiamare Laín Coubert, il cui nome è lo stesso di un personaggio malvagio del libro in possesso di Daniel, ovvero "l'ombra del vento", e che si presenta dallo stesso Daniel anni dopo per acquistare il libro. Daniel si decide così a scoprire la verità sulla vita di Carax e sui suoi libri, e sopratutto vuole capire chi è realmente quel Coubert e perchè è intenzionato a distruggere tutti i libri di Carax. Nel risolvere il mistero Daniel sarà aiutato da Fermín, un barbone che viene accolto dalla famiglia di Daniel, e un ricco libraio il signor Barceló, ma le indagini saranno ostacolate dal temutissimo capo della polizia, il signor Fumero, conosciuto da tutti come assassino professionista, e il cui oscuro passato è strettamente legato a quello di Julian Carax.

Vi dico subito che la descrizione sul retro del libro è del tutto fuorviante, non c'entra un cacchiolino con la storia, tanto che immaginavo fosse un thriller più di fantasia dato che dicono, testuali parole: "...Daniel rimane folgorato dal libro, una storia in cui ritrova a poco a poco inquietanti parallelismi con la propria vita...". Gli inquietanti parallelismi li hanno visti solo loro, dato che la storia del libro non si conosce affatto, Daniel ha semplicemente qualche cosa in comune con l'autore semmai, ma nulla di inquietante, e poi dato che cerca la verità su Carax è normale che si ritrova a contatto con un passato non suo che si intreccia con quello che invece è il suo presente. Il libro non è affatto maledetto, la storia è assolutamente reale, non c'è nulla di mistico!

In generale la storia è molto appassionante e articolata, per questo motivo all'inizio si perde facilmente il filo del discorso e quindi bisogna tornare indietro più volte durante la lettura per avere un quadro coerente e completo degli avvenimenti. Tra l'altro il libro è davvero sorprendente fino alla fine, i colpi di scena sono tantissimi, e per il lettore è impossibile capire la vera identità di alcuni personaggi e i motivi che li portano ad agire in determinati modi. Il libro è scritto benissimo e la lettura è molto piacevole, però c'è qualcosa che personalmente non mi fa impazzire ed è dovuta al fatto che tutta la storia nasce e gira attorno ad una enorme e colossale bugia legata alla vita di un personaggio (non il protagonista), e la bugia in questione non sarà mai rivelata al diretto interessato, perchè l'obbiettivo di tutti è proprio quello di non fargli scoprire la verità! Ora non so cosa abbiano gli spagnoli contro la verità (vedi recensione "il profumo delle foglie di limone"), ma cazzaruola a me fa venire un nervoso quando tutti sono a conoscenza della verità tranne i diretti interessati che fanno la figura dei fessi, continuando a vivere senza conoscere dettagli importantissimi della loro vita, dettagli che fanno la differenza! Chi sei tu per decide cosa è meglio per me e celarmi vicende che riguardano la mia vita, non la tua! La verità farà anche male, ma il tempo allevia le pene meglio di una bustina di Oki! Io rimango sempre dell'idea chè è meglio vivere una realtà che fa male, piuttosto che vivere una bella bugia.
Poi l'altra cosa che non mi ha fatto impazzire è che la storia e tutti gli avvenimenti diventano chiari al lettore solo negli ultimi capitoli e soltanto grazie al racconto di un unico personaggio, per di più secondario, che fino al momento del suo racconto non c'entrava quasi nulla con le indagini (Daniel lo incontra solo 2 volte scarse), e poi magicamente si è rivelato un personaggio fondamentale. In sostanza tutte le indagini e le ricerche di Daniel e i suoi amici servono a poco o nulla per comprendere la vicenda (le loro conclusioni sono ben lontane dalla realtà), quindi il protagonista alla fine risulta un semplice spettatore nella ricerca della verità e di conseguenza diventa mero spettatore anche il lettore, visto che la storia è raccontata dal punto di vista di Daniel. Quindi per questo motivo e per il fatto che buona parte del libro è in piedi grazie ad una bugia che rimane tale fino alla fine, sono rimasta un pò delusa, anche perchè quando leggo un libro dove bisogna svelare segreti o risolvere misteri, preferisco partecipare alle indagini grazie alle scoperte dei personaggi principali durante tutto il corso della storia e non scoprire tutto per mano di un personaggio secondario! Ovviamente si tratta di gusti personali. E poi vi giuro alla fine del libro ero li a tifare l'antagonista affinchè spiattellasse tutta la verità a quel povero disgraziato personaggio!XD
E poi va bene che il libro è raccontato dal punto di vista maschile e praticamente tutti i personaggi principali sono maschi, ma è assurdo che le figure femminili principali siano delle belle farfalline con la tendenza a volare da un fiore ad un altro ad una velocità impressionante! Parliamo della Spagna della prima metà del novecento, non di Woodstock negli anni '70! Eh su un pò di realismo! Ci sta che una su cinque è un pò più "free to fly" ma tutte quante mi sembra eccessivo! Ma tra tutte la più improbabile è la storia tra Daniel e Beatrice, la sorella diciannovenne del suo migliore amico fidanzata con un militare belloccio, e che ha sempre trovato antipatica, viziata e addirittura diceva che gli faceva paura e con la quale non ha mai parlato davvero, si scopre all'improvviso innamorato di lei e riesce ad uscirci ben 2 volte e alla seconda uscita fanno già "faville" nonostante lei sia  più grande di lui di due anni, vergine, promessa sposa con il militare, ma sopratutto si può dire che si conoscono da un giorno! Ma che se negli anni '50 ci mettevano mesi le coppie a darsi il primo bacio, figuriamoci a consumare che tempi biblici ci volevano! Se ambienti la storia nella prima metà nel '900 devi anche essere fedele a quella che era la cultura popolare dell'epoca! Ma vabbè magari mi sbaglio e a Barcellona tutte le fanciulle facevano a gara a concedersi al primo che le corteggiava...maaa anche no!

Bene ho detto tutto, posso dire che questo non è assolutamente uno dei miei libri preferiti, ma alla fine non è male, emoziona e lascia con il fiato sospeso, però avrei preferito non spendere 11€ e magari prenderlo usato o meglio ancora era meglio se me lo facevo prestare!XD

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