Parigi

Parigi

mercoledì 23 ottobre 2013

Intolleranze: Razzismo, Bullismo e co...

Sono incazzata nera come non mi capitava da anni, ma devo condividere con voi quello che mi è successo perchè totalmente folle e assurdo! Ieri proprio qui su blogger è stato pubblicato un meraviglioso articolo di informazione razzista camuffato da denuncia contro la violenza sugli animali, che io ho avuto la sfortuna di leggere e commentare. L'articolo in questione denunciava la morte in croce di un gatto da parte di un gruppo di mussulmani africani durante una protesta anticristiana avvenuto proprio qui in italia, e fin qui tutto ok, se non fosse che nell'articolo non si denunciavano le persone che commettono violenza gratuita sugli animali a prescindere da religione e razza, ma veniva denunciata la popolazione (testuali parole) "coloured" (che cosa mi significa? è una versione simpatica di "negri"?) che (sempre testuali parole) "non solo ci ruba il lavoro" ma si permette di fare anche una cosa del genere (si, in effetti sono parecchi i raccomandati nigeriani e congolesi che rubano il lavoro in Italia...). Il testo continua dicendo quanto la popolazione sia spaventata per questi "continui e crescenti atti di violenza"(gridare al lupo quando il lupo non c'è) e che dobbiamo fare qualcosa se non vogliamo che queste persone "si moltiplichino superandoci di numero". Ovviamente nel suddetto articolo ci si lamenta anche del fatto che l'italia è l'unico paese che si preoccupa di aiutarli, mentre gli altri se ne sbattono altamente, sottinteso ma piuttosto esplicito era l'idea di non aiutarli neanche noi. Ma poi arriva la massima di questo conoscitore del mondo, delle culture, e dei popoli: "e se qualcuno avesse provato a fare lo stesso con una foto di maometto in un paese islamico?"(risposta ovvia per me, ma a quanto pare non per lui, è che gli estremismi religiosi si alimentano di paure umane e come ovvio finiscono in violenza e tra l'altro nei paesi islamici l'islam non è solo religione ma è anche legge, in poche parole per loro sarebbe stato normale incarcerare come minimo chiunque compia un gesto del genere perchè è per legge che si deve rispettare maometto e compagnia bella). Da questo articolo si evince che tutti i "coloured" sono stati abbassati al grado di orribili assassini malvagi che non hanno diritto di aiuto alcuno da parte nostra, perchè in fondo non ha senso prendersela con i diretti interessati, facciamo prima a cacciarli tutti via questi uomini colorati. Ma volete sapere la fonte di questa perla di notizia? Facebook, il re delle boiate. L'autore di questo articolo di facebook per quanto mi riguarda vale meno di niente. I commenti su face sono raccapriccianti. Ma anche fosse vera la notizia perchè essere così cattivi verso un intera categoria di persone? E allora mi domando cosa davvero non piace di quell'immagine: il gatto morto, lo sbeffeggiamento della croce e della morte di Gesù, o i famosissimi "coloured"? No perchè di gatti morti ne vedo a bizzeffe, torturati da gruppi di stupidi ragazzini, presi sotto dalle macchine, avvelenati da vicini senza scrupoli, utilizzati per pratiche orrende...così come vedo tanta gente che bestemmia e sbeffeggia Gesù, Dio e Maria con la stessa naturalezza e facilità con cui si manda a quel paese la gente che ci sta sulle scatole...e sto parlando di italiani, eppure non ho letto da nessuna parte in questo articolo un riferimento anche per loro.
La mia risposta al post è stata semplice: non si fa di tutta l'erba un fascio! Deve pagare solo chi ha compiuto atti malvagi, non anche gli innocenti. Se si generalizza, si deve fare con tutti non solo con chi piace a noi! Sottolineando che al fuoco non si risponde con fuoco, ma bisogna analizzare i fatti, conoscere culture e pensieri, prima di etichettare e condannare qualcuno! Chiaramente non giustifico la violenza, ma certo non mi aspetto che un popolo analfabeta e tribale intavoli con me una conversazione logica e assennata su una loro protesta! Se nella vita hanno vissuto violenza, fame e morte come pretendi che agiscano diversamente?!?. Siamo noi in dovere di insegnare loro come ci si comporta a casa nostra, e far scontare una pena solo a chi ha compiuto il gesto sbagliato(e per tutti coloro che lo compieranno in futuro "senza distinzione di sesso, razza o religione", vedi Costituzione)!
I commenti di facebook lasciano trasparire quanto razzismo represso ci sia nel cuore degli italiani, e puntualmente riappare ogni volta che un immigrato compie un gesto sbagliato. Ricordiamoci che siamo stati e siamo anche noi immigrati (avete sentito la notizia al telegiornale del ragazzo italiano picchiato a morte a londra, perchè accusato di rubare lavoro agli inglesi?) Persino in quella che dovrebbe essere l'europa unita accadono cose tanto rivoltanti! Ma forse sono sbagliata io che non sopporto i bugiardi, i razzisti e i bulletti idioti che avvelenano ancora nel 2013 il nostro Paese! E vi lascio questa bella immagine di  coloured malvagi, assassini che non hanno diritto di essere aiutati...






Ecco cosa hanno imparato queste persona dalla vita...ed ecco ciò che il resto del mondo gli sta insegnando.

P.S : c.v.d la notizia si è rivelata una bufala e io godo!


lunedì 21 ottobre 2013

Tacchi: Istruzioni per l'uso

Hi, girls! Oggi argomento di vitale importanza per tutto il genere umano, per la salute delle caviglie e dei piedi femminili e anche per la salute delle cornee di tutti gli altri, vi sto parlando del saper camminare sui tacchi! Vi è mai capitato di vedere giovani balde fanciulle camminare con la leggiadria di un elefante-funambolo-cieco su trampoli alti quanto scale antincendio? A me si, cazzaruola! I pensieri che susseguono tale visione sono: "povera, forse le fanno male le scarpe"; "non so perchè, ma quella ragazza mi ricorda Jurassic Park"; "tesoro lascia perdere i tacchi e datti all'equitazione!"; "ma come c***o cammini?!?"
Spesso (troppo spesso) si vedono ragazze giovanissime che si cimentano per la prima volta in luoghi pubblici con tacchi 14cm, avendo come unica esperienza precedente il tacco delle Lelly Kelly. Questo le porta inevitabilmente a camminare come un T-Rex ferito mortalmente e non è bello per nessuno vedere un simile spettacolo. Il problema si aggrava quando le fanciulle-velociraptor non sono più tanto giovani, ma hanno già una certa età!
Eppure quando una donna qualsiasi (perciò non necessariamente faiga) sa camminare bene sui tacchi giusti, quella stessa donna è capace di fermare il traffico, farsi regalare mazzi di rose da sconosciuti, far cantare in modo angelico scolaresche e non, quindi io dico SI ai tacchi per tutte, ma bisogna saperli usare e sapere le scarpe giuste da indossare per ottenere un effetto triplo WOW .
(ma quanto è gnocca Alexis Bledel?!)
Basta un pò di esercizio e poche semplice regole da seguire per diventare aggraziati angeli che camminano sulle nuvole.

Regola numero 1: Si comincia facendo pratica prima su tacchi di piccola-media misura, dai 4 fino ai 7 cm, possibilmente senza plateau in modo da abituare il piede a sentire effettivamente quei 4-7 cm. Cominciate sempre da un tacco più largo e le prime prove fatele a casa, magari in compagnia di amiche, testando stabilità e resistenza personale. Indossate le scarpe in casa e tenetele per il resto della giornata, se ne avete la possibilità e se ci riuscite. Questo è un ottimo esercizio anche per chi ai tacchi è abituato, ma li usa solo in determinate occasioni e vuole provare ad indossarli per una giornata feriale normale, sentendosi un pò una Carrie Bradshaw déno'altri!

Regola numero 2: Camminate poggiando un piede davanti all'altro come se seguiste un'immaginaria linea retta, e sempre poggiando prima il tallone e poi la punta. Tenete il piede il più dritto possibile (camminare alle 10:10/papera non è propriamente elegante) e camminate a testa alta. Da tutto ciò ne uscirà fuori un leggero e naturale ancheggio che renderà la vostra figura più femminile.


Regola numero 3: Dopo aver preso confidenza con i tacchi, si passa alla "prova su strada" sempre con tacchi di piccola-media misura e possibilmente larghi per evitare di inciampare o bloccarsi nelle grate dei tombini. La "prova su strada" deve durare parecchio, quindi vi consiglio di farla in una giornata in cui starete a lungo fuori casa. Per questa prova è necessario indossare le scarpe con outfit casual, con gli indumenti che ci fanno sentire più a nostro agio e più protette, perchè è possibile sentirsi a disagio la prima volta che si indossano tacchi in un luogo pubblico. Di estrema importanza è ricordarsi la regola numero due!

Regola numero 4: Superata la prova su strada, si comincia piano piano ad aumentare l'altezza del tacco che passerà da 4-7cm a 8-10 cm con plateau o senza, in questa fase è importante continuare ad indossare tacchi piuttosto larghi per le scarpe che arrivano a 10 cm e più, mentre per quelle più basse si devono cominciare ad indossare tacchi sottili (ancora una volta preferitele senza plateau)! Questa è la fase della "prova su strada 2" , con le stesse modalità della precedente ma stavolta con tacchi più alti, ma comunque larghi. All'inizio limitate l'uso dei tacchi sottili alla sera o per particolari eventi. Tenete sempre a mente la regola numero 2.

Regola numero 5: Passata la "prova su strada 2", si passa a roba difficile. Il tacco, volendo, aumenta da 8-10cm fino a 12-14 e più cm (io personalmente non supero i 12 cm, tanto per evitare di ammazzarmi i piedi e sembrare, nel caso di plateau, un nano da giardino su un gradino). Aumentando il tacco in modo vertiginoso lasciate comunque, per gli inizi, un tacco parecchio largo e magari con un discreto plateau, tanto da essere sicure di evitare il pronto soccorso. Allo stesso tempo i tacchi che arrivano a 8-10cm devono diventare ora sottili e bisogna cominciare ad utilizzarli più a lungo. Ed eccoci con la "prova su strada 3" utilizzando quest'ultima tipologia di scarpe (max 10cm e tacco sottile), però se il tempo fuori casa è molto lungo vi consiglio di usarle con un piccolo plateau, altrimenti optate per scarpe senza plateau. Ovviamente la regola numero 2 ancora una volta è estremamente importante.

Regola numero 6: Purtroppo per noi esistono le scale, e lo star sistem è pieno di figuracce legate a cadute mirabolanti di donne famose causate dai tacchi (e volendo anche a causa degli strascichi e lunghezze imprevedibili degli abiti). Il problema è che cadere dalle scale con i tacchi, specialmente se alti, può rivelarsi un atrocissimo dolore, senza considerare il rischio rottura della caviglia. Ma nel caso delle scale ci vengono in aiuto i corrimano, yeah! Appoggiatevi SEMPRE ai corrimani se avete i tacchi! In alternativa usate dei bei giovanotti come sostegno :D.
Però anche in questo caso bisogna sapere come scendere le scale con i tacchi, e stavolta non si poggia sul gradino prima tallone e poi la punta, altrimenti il rischio caduta è assicurato, ma si scende o si sale poggiando direttamente l'intera pianta (vale solo nel caso di scale mi raccomando!) lasciando ancheggiare i fianchi, quindi senza essere rigide.

Regola numero 7: Ultima regola riguarda il camminare con tacchi sottili e non su prati (spesso capita ai matrimoni). In quest'ultimo caso, e solo in questo caso, per evitare che il tacco sprofondi nel terreno si cammina sempre con un piede davanti all'altro, ma stavolta poggiando prima la punta e poi il tacco, per la verità il tacco deve solo sembrare poggiato, ma realmente si fa pressione solo sulla punta!


Ecco a voi conclusa la mini guida per camminare sui tacchi in modo corretto, senza sembrare animali preistorici in procinto di attaccare! E adesso tocca a voi, il prossimo passo sarà correre una maratona con i tacchi! (ma anche no!)



mercoledì 16 ottobre 2013

TOP 10: Tamarro for ever! (scientificamente provato)

Ispirata dal profumo delle città e periferie di ogni angolo del mondo, ma sopratutto da alcune sedicenti "fashion blogger" che intasano la rete come una matassa di capelli intasa lo scarico del lavandino, vi mostro la mia personalissima (più che personale dovrebbe essere universale) top 10 del peggio del fashion made in tammarroland.

Come diventare tamarro in poche semplici mosse:

Number 10: al decimo posto troviamo loro, il massimo dell'eleganza e della raffinatezza, parlo delle decollete "scintillanti" e non con maxi plateau simil-gradino che fanno invidia alle migliori drag queen!

Number 9: nella classifica non possono mancare loro, l'apoteosi del gusto e del bon-ton, che l'etichetta vuole si indossino sempre e comunque...i collant color carne che riflettono la luce meglio di un bodybuilder cosparso d'olio!

Anche se c'è da fare un appunto sulle calze color carne: in realtà esistono modelli che fanno apparire realmente le gambe nude (tipo Elisir di Calzedonia), ma sembrano sconosciute alla maggior parte della popolazione femminile che ancora si ostina a portare quegli orrori "luminosissimi". Prendete esempio da Kate Middleton che le indossa opache e del colore giusto(altro errore molto diffuso), facendo sembrare le gambe perfettamente nude!


Number 8: ogni "tamarrainside" che si rispetti non può non sfoggiare mani ed unghie perfettamente curate, meritano particolare attenzione le French manicure in gel con una serie di discretissime nail art, per essere semplici e chic allo stesso tempo.

Number 7:  restando in tema unghie, per le tamarre che amano osare esiste anche qualcosa di veramente "strong", da abbinare occasionalmente a trucco e outfit a seconda di quanto ci sentiamo fashion e alternative: unghie-armididistruzionedimassa con relative nail art per intimorire ogni malfattore. Seguaci di Lana Del Rey a rapporto!


Number 6: le ragazze che se ne intendono davvero di trend certamente non possono vivere senza un acconciatura e un colore di capelli che si rispetti e che le faccia notare senza alcun indugio anche dall'ottantenne mezzo cieco a chilometri di distanza, e cosa c'è di meglio di uno shatush alla "cazzdecan", meches color wafer fine anni '90 e frisè come se non ci fosse un domani?!




Siamo a metà classifica e le cose si fanno bollenti...

Number 5: e poi ci sono loro, quelle che pur di mostrare le nuove ballerine/mocassini acquistate in saldo dal cinese di fiducia, però evitando vesciche ai piedi, si ingegnano in tutti i modi possibili reinventando lo stile, abbattendo tutte le regole imposte dal buon gusto e utilizzando con nonchalance i fantasmini, sì avete capito bene F-A-N-T-A-S-M-I-N-I.

Number 4: visto e stravisto in ogni salsa e su ogni fisico, il tanto amato leggings , ma badate bene, mica portato come si porta un leggings! Assolutamente no, è OUT lo sanno tutti! Deve essere portato come un pantalone qualsiasi, con maglie medio-corte che mettono in bella vista lo statuario lato B. Il leggings è la vostra seconda pelle, nulla deve essere lasciato all'immaginazione!



Number 3: direttamente sul podio per le "wannabe-tamarra4ever" ecco a voi il mistico, sfortunatamente non ancora in via di estinzione, reggiseno con le bretelle in silicone/plastica/trasparenti! Lui merita un applauso, esempio assoluto di raffinatezza.

Number 2: al secondo posto non potevo non mettere lui, simbolo di tamarr-attitude dai tempi dei tempi: il trucco con stacco collo bianco-viso arancione, pugni sugli occhi e matita contorno labbra nettamente più scura di tutto il resto. Anni '80 sempre e comunque!

E finalmente al primo posto, elementi che una vera tamarra non può non avere altrimenti rischia la scomunica dall'ordine dei tamarri, il simbolo, l'oggetto del desiderio per eccellenza, coloro che fanno la differenza...
Number 1:...scarpe/borse/qualsiasi cosa taroccata! Ebbene si, cos'è una tamarra senza la sua Neverfull Louis Vuitton, la sua maxi cintura Fendi e le sue Louboutin contraffatte?! Ve lo dico io che cos'è...una poveraccia qualunque che si veste, per usare un francesismo, "demmerda"! Perchè nulla è meglio dell'estasi che si prova vedendo la bancarella preferita piena di roba tarocca!


Ora che la lista è completa trasformatevi anche voi nelle perfette tamarre con "stile"...divertimento assicurato!
Avvertenze: può nuocere gravemente alla salute.





venerdì 11 ottobre 2013

Tre deodoranti a confronto.

Oggi trattiamo un argomento delicato, che immagino stia molto a cuore a chi fa sport, ma sopratutto ai ragazzi che frequentano la scuola(date le ore di educazione fisica)...cioè la puzza ascellare. Purtroppo vi informo che esiste un solo rimedio a questo male che affligge la società, ed è lavarsi e magari utilizzare un deodorante. Dopo questa premessa stupida arriviamo al vero motivo del post, ovvero la recensione di ben tre e dico tre deodoranti (complice l'estate passata vi assicuro che mi sono lavata, e prometto continuerò a farlo!). Due di questi sono assolutamente verdissimi, cioè non contengono nessun tipo di schifezza, mentre uno solo è un normalissimo deodorante "schifittoso". Parto subito parlandovi del deodorante di Lycia deo nature: Non mi piace! Per l'estate non è servito a niente, ora che le temperature si sono abbassate va un pochino meglio, ma comunque non garantisce affatto una copertura decente e bisogna portarselo dietro per ritocchi ( e non sto esagerando) ogni tre ore! Poi ha un altro problema e cioè lascia una sensazione di "appiccicaticcio" terribilmente fastidiosa che mi fa venir voglia di togliermelo subito appena l'ho messo! La mia è la versione roll-on pagata circa 2€ per 50ml di prodotto. Ovviamente è questo il deodotante "schifosetto" a livello di inci. Io personalmente lo boccio e non lo ricomprerò mai più nei secoli dei secoli.
Ora passiamo ai due deodoranti verdi di Natura Amica, il primo è a base di allume di rocca ed è in versione spray, mentre il secondo è proprio allume di rocca puro a stick. Mi sono piaciuti entrambi. La versione spray ha una fantastica profumazione al sandalo, poi ha una durata più che discreta e quest'estate mi sono trovata piuttosto bene, serviva giusto un solo ritocco a metà giornata. L'ho finito prima ancora che finisse l'estate perchè lo usavo unito o al posto di quello di lycia, però immagino che se funzionava discretamente d'estate, funzioni ancora meglio ora che è autunno. Pagato 3,19€ per 100ml di prodotto. In generale lo ricomprerei.
Il deodorante stick all'allume di rocca puro invece è fantastico! Dura tutta la giornata in modo perfetto, non ha odore e lascia una bella sensazione di freschezza dopo averlo usato. Avevo letto che l'allume di rocca è un sale naturale che previene i cattivi odori senza alterare il naturale processo di sudorazione della pelle, ma non avrei mai creduto potesse essere così efficace! In pratica si inumidisce il cristallo e poi lo si passa sotto le ascelle e così sto bene per tutta la giornata. L'unico difetto di questo prodotto è la sua delicatezza unita ad un packaging sbagliato, infatti ha sotto la base un buchino, di cui non capisco l'utilità, che fa uscire tutto il sale che si è sgretolato dopo che per sbaglio mi è scivolato dalle mani ed è caduto sul lavandino (una caduta piccolissima tra l'altro). Ora il pezzo di allume non è più fisso alla base ma "balla" ed ogni volta esce del sale(tipo quello da cucina) da sto cacchio di buchino, che si deposita e indurisce nella parte di cassetto dove appoggio il deodorante. Sto cercando di togliere questo accumulo di sale dal cassetto e ora appoggio il deodorante dentro un bicchiere di plastica per evitare di rovinare ulteriormente il mobile! Per questo motivo non sono tanto convinta di ricomprarlo, magari ne prendo un altro con un packaging fatto meglio! Anche questo pagato 3,19€ per 60gr di prodotto ed ha una scadenza di 24 mesi. Raccomandato per pelli sensibili.
Ora vi lascio alle con gli inci rispettivamente del deodorante lycia, quello spray di natura amica e l'allume di rocca puro:

lunedì 30 settembre 2013

Libri: l'ombra del vento

Eccomi con la recensione di un altro libro di un autore spagnolo di cui avrete sicuramente già sentito parlare, mi riferisco a Carlos Ruiz Zafón e al suo romanzo più famoso L'ombra del vento. Molti di voi l'avranno già letto e probabilmente l'avranno amato, perchè è stato molto apprezzato fin dal suo esordio nel lontano 2001. Io purtroppo vado controcorrente e  vi spiego il perchè.
È un thriller ambientato in una barcellona fumosa di metà '900, il protagonista è Daniel, un bambino orfano di madre che il giorno del suo undicesimo compleanno viene condotto dal padre libraio nel "cimitero dei libri dimenticati" per scegliere un libro come regalo. Daniel sceglie un libro che lo colpisce fin da subito e si innamora totalmente della storia e del suo autore, tanto da voler leggere altri libri di Julián Carax. Il problema è che scopre che l'autore è morto e inoltre la maggior parte dei suoi libri sono andati distrutti in un incendio molti anni prima, e che le poche copie rimaste erano state acquistate o rubate da un losco individuo che si fa chiamare Laín Coubert, il cui nome è lo stesso di un personaggio malvagio del libro in possesso di Daniel, ovvero "l'ombra del vento", e che si presenta dallo stesso Daniel anni dopo per acquistare il libro. Daniel si decide così a scoprire la verità sulla vita di Carax e sui suoi libri, e sopratutto vuole capire chi è realmente quel Coubert e perchè è intenzionato a distruggere tutti i libri di Carax. Nel risolvere il mistero Daniel sarà aiutato da Fermín, un barbone che viene accolto dalla famiglia di Daniel, e un ricco libraio il signor Barceló, ma le indagini saranno ostacolate dal temutissimo capo della polizia, il signor Fumero, conosciuto da tutti come assassino professionista, e il cui oscuro passato è strettamente legato a quello di Julian Carax.

Vi dico subito che la descrizione sul retro del libro è del tutto fuorviante, non c'entra un cacchiolino con la storia, tanto che immaginavo fosse un thriller più di fantasia dato che dicono, testuali parole: "...Daniel rimane folgorato dal libro, una storia in cui ritrova a poco a poco inquietanti parallelismi con la propria vita...". Gli inquietanti parallelismi li hanno visti solo loro, dato che la storia del libro non si conosce affatto, Daniel ha semplicemente qualche cosa in comune con l'autore semmai, ma nulla di inquietante, e poi dato che cerca la verità su Carax è normale che si ritrova a contatto con un passato non suo che si intreccia con quello che invece è il suo presente. Il libro non è affatto maledetto, la storia è assolutamente reale, non c'è nulla di mistico!

In generale la storia è molto appassionante e articolata, per questo motivo all'inizio si perde facilmente il filo del discorso e quindi bisogna tornare indietro più volte durante la lettura per avere un quadro coerente e completo degli avvenimenti. Tra l'altro il libro è davvero sorprendente fino alla fine, i colpi di scena sono tantissimi, e per il lettore è impossibile capire la vera identità di alcuni personaggi e i motivi che li portano ad agire in determinati modi. Il libro è scritto benissimo e la lettura è molto piacevole, però c'è qualcosa che personalmente non mi fa impazzire ed è dovuta al fatto che tutta la storia nasce e gira attorno ad una enorme e colossale bugia legata alla vita di un personaggio (non il protagonista), e la bugia in questione non sarà mai rivelata al diretto interessato, perchè l'obbiettivo di tutti è proprio quello di non fargli scoprire la verità! Ora non so cosa abbiano gli spagnoli contro la verità (vedi recensione "il profumo delle foglie di limone"), ma cazzaruola a me fa venire un nervoso quando tutti sono a conoscenza della verità tranne i diretti interessati che fanno la figura dei fessi, continuando a vivere senza conoscere dettagli importantissimi della loro vita, dettagli che fanno la differenza! Chi sei tu per decide cosa è meglio per me e celarmi vicende che riguardano la mia vita, non la tua! La verità farà anche male, ma il tempo allevia le pene meglio di una bustina di Oki! Io rimango sempre dell'idea chè è meglio vivere una realtà che fa male, piuttosto che vivere una bella bugia.
Poi l'altra cosa che non mi ha fatto impazzire è che la storia e tutti gli avvenimenti diventano chiari al lettore solo negli ultimi capitoli e soltanto grazie al racconto di un unico personaggio, per di più secondario, che fino al momento del suo racconto non c'entrava quasi nulla con le indagini (Daniel lo incontra solo 2 volte scarse), e poi magicamente si è rivelato un personaggio fondamentale. In sostanza tutte le indagini e le ricerche di Daniel e i suoi amici servono a poco o nulla per comprendere la vicenda (le loro conclusioni sono ben lontane dalla realtà), quindi il protagonista alla fine risulta un semplice spettatore nella ricerca della verità e di conseguenza diventa mero spettatore anche il lettore, visto che la storia è raccontata dal punto di vista di Daniel. Quindi per questo motivo e per il fatto che buona parte del libro è in piedi grazie ad una bugia che rimane tale fino alla fine, sono rimasta un pò delusa, anche perchè quando leggo un libro dove bisogna svelare segreti o risolvere misteri, preferisco partecipare alle indagini grazie alle scoperte dei personaggi principali durante tutto il corso della storia e non scoprire tutto per mano di un personaggio secondario! Ovviamente si tratta di gusti personali. E poi vi giuro alla fine del libro ero li a tifare l'antagonista affinchè spiattellasse tutta la verità a quel povero disgraziato personaggio!XD
E poi va bene che il libro è raccontato dal punto di vista maschile e praticamente tutti i personaggi principali sono maschi, ma è assurdo che le figure femminili principali siano delle belle farfalline con la tendenza a volare da un fiore ad un altro ad una velocità impressionante! Parliamo della Spagna della prima metà del novecento, non di Woodstock negli anni '70! Eh su un pò di realismo! Ci sta che una su cinque è un pò più "free to fly" ma tutte quante mi sembra eccessivo! Ma tra tutte la più improbabile è la storia tra Daniel e Beatrice, la sorella diciannovenne del suo migliore amico fidanzata con un militare belloccio, e che ha sempre trovato antipatica, viziata e addirittura diceva che gli faceva paura e con la quale non ha mai parlato davvero, si scopre all'improvviso innamorato di lei e riesce ad uscirci ben 2 volte e alla seconda uscita fanno già "faville" nonostante lei sia  più grande di lui di due anni, vergine, promessa sposa con il militare, ma sopratutto si può dire che si conoscono da un giorno! Ma che se negli anni '50 ci mettevano mesi le coppie a darsi il primo bacio, figuriamoci a consumare che tempi biblici ci volevano! Se ambienti la storia nella prima metà nel '900 devi anche essere fedele a quella che era la cultura popolare dell'epoca! Ma vabbè magari mi sbaglio e a Barcellona tutte le fanciulle facevano a gara a concedersi al primo che le corteggiava...maaa anche no!

Bene ho detto tutto, posso dire che questo non è assolutamente uno dei miei libri preferiti, ma alla fine non è male, emoziona e lascia con il fiato sospeso, però avrei preferito non spendere 11€ e magari prenderlo usato o meglio ancora era meglio se me lo facevo prestare!XD

giovedì 26 settembre 2013

Review nuovi prodotti Omia Laboratoires

Buon pomeriggio a tutte! Oggi vi recensisco i nuovi prodotti di Omia laboratoires e per la precisione lo shampoo e il balsamo all'olio di macadamia della linea biologica. Hanno entrambi la certificazione ICEA e non sono testati sugli animali. Non contengono coloranti sintetici, siliconi, PEG, oli minerali e parabeni. Questa linea ecobiologica di Omia è pensata per la cura dei capelli ed è composta da shampoo, balsamo(maschera) e olio per capelli, presente in tre differenti versioni: all'olio di semi di lino, all'olio di argan e all'olio di macadamia. Io ho acquistato shampoo e balsamo all'olio di macadamia pensati per capelli stressati e spenti, ottimi per il periodo estivo. Lo shampoo è abbastanza delicato non mi ha dato particolari problemi alla cute, lava molto bene con una sola passata, ancor meglio se diluito e poi abbinato al balsamo i capelli risultano morbidi, sani, ma sopratutto lucenti! I capelli rimangono leggeri e puliti a lungo, almeno tre giorni pieni. Ci sono 250ml di prodotto per 4€ circa. Il balsamo ha una consistenza molto leggera, a metà tra mousse e liquido, quindi non ingrassa per niente i capelli pur districandoli alla perfezione. Il bello è l'effetto finale sui capelli, lucidissimi e brillanti già al primo utilizzo! Credo che sia il balsamo ideale per chi ha i capelli grassi o tendenti al grasso perchè è super leggero, ovviamente consigliato anche per chi ha capelli normali o secchi. Ci sono 250ml di prodotto sempre per 4€ circa. Ho utilizzato questi prodotti per tutta l'estate ed ora che è finita i miei capelli, nonostante mare, sole e salsedine, sono perfettamente nutriti e privi(quasi) di doppie punte! Quindi consigliati sia shampoo che balsamo, prodotti validissimi che costano poco e facilmente reperibili nei supermercati più forniti, e sopratutto ecobio e certificati! Mi sono piaciuti talmente tanto che non vedo l'ora di provare gli altri tipi, specialmente quello all'olio di argan! Ecco le foto con inci, rispettivamente di shampoo e balsamo. Alla prossima ;)

mercoledì 11 settembre 2013

Acquisti Estivi e Review blush Bottega Verde

Finalmente sono tornata! Dopo tanto studio non vedevo l'ora di scrivere qualcosa! Oggi vi mostro tutti i miei acquistini di make-up e anche ciò che ho preso con i saldi.
Cominciamo subito con il make up:


Ecco qui tutti gli acquisti di make up fatti quest'estate (tranne la crema per capelli della phyto di cui vi parlerò più avanti), e sono davvero pienamente soddisfatta di tutti! Vi segnalo subito il blush della Bottega Verde della collezione limitata estiva che oltre ad avere un inci fantastico ha pure una scrivenza e una durata pazzeschi! Essendo un blush cotto è possibile aumentare l'intensità del colore bagnando leggermente le setole del pennello. Ecco inci e swatch (l'ultima foto è venuta troppo luminosa, in realtà il colore è molto più intenso):


Io ho acquistato questo blush nella colorazione pesca, perchè è una tonalità che mancava nel mio beauty. Essendo molto scrivente basta davvero pochissimo prodotto per avere un colorito sano, in caso contrario l'effetto Heidi è dietro l'angolo. La durata è ottima, dura tranquillamente almeno 6 ore anche con caldo afoso! E' veramente un blush molto valido e se lo trovate ancora in giro vi consiglio vivamente di prenderlo. Prezzo 8,90 euro.

Il resto dei prodotti make up saranno recensiti più in la, in ogni caso per il momento mi sto trovando benissimo con tutto!

Adesso ecco a voi cosa ho acquistato con i saldi estivi, carrellata di foto:







Mi sono concentrata solo su scarpe e vestiti :D Le scarpe con il tacco le ho prese entrambe da Zara, quelle nere con il tacco dorato non erano in saldo e le ho pagate 40 euro (adddooorooo queste scarpe *.* fanno la loro porca figura con qualsiasi cosa!), mentre le ultime color cipria erano in saldo e le ho pagate 20 euro!
Le infradito di Superga le ho acquistate per il mare ( Perchè così mi sento super "fesciiiiion"anche in spiaggia! No la verità è che mi sono convertita e ho detto basta alle infradito in gomma doppia, anche perchè si rompevano puntualmente ogni estate) e in saldo stavano 16 euro.
L'ultimo paio di scarpe sono di Gaudì e sono stra comode, è come camminare su un piumino! Ci farei i chilometri con quelle scarpe! Pagate 38 euro sempre in saldo.
Poi mi sono data alla pazza gioia con i vestiti, quest'anno sto in fissa per i vestiti lunghi, strano ma vero mi fanno sembrare più alta *.*. Il primo è di GloboModa, pagato solo 15 euro, e gli altri due invece con i saldi li ho pagati 50 euro e quello con i fiori è di Paolo Casalini (<3 tanti cuori per lui <3), quello verde acqua asimmetrico invece è di Zalyr.

Benissimo ho detto proprio tutto, a presto!;)